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Forum delle Risorse Umane 2019: impressioni (e non solo)

Tante le persone presenti, tantissimi gli argomenti trattati.

Si è aperta è chiusa Venerdì - 14 Novembre 2019, a Milano - la XI edizione del Forum Risorse Umane.


Se sei qui perché sei alla ricerca di:

  • com'è andata questa edizione 2019 del Forum Risorse Umane

  • chi erano le persone e/o gli speaker presenti

  • quali sono state tutte le tematiche e argomenti discussi

  • i numeri di questa edizione 2019 del Forum

allora sei semplicemente nel posto sbagliato. Eh già.


Se fai parte delle HR a qualsiasi livello, sei un Coach, uno psicologo del lavoro, un Manager, sei uno sportivo, una casalinga, disoccupato, inoccupato, adulto, adolescente, bambino, neonato, animale, alieno, albero, trattore o qualsiasi altra cosa tu sia e il tuo interesse è spinto da curiosità di sapere in che direzione sta andando il mondo del lavoro e più in generale dei rapporti umani: allora benvenuto.


Questo è quello che troverai qui: impressioni, sensazioni, pensieri e idee libere scevri da ogni legame con società, aziende o sistemi (politici e non), scritti da me, Gabriele, un Mental Coach (Certificato, visto che alcuni ancora mi chiedono se io lo sia, perché a quanto pare se non lo sei per quei pochi che ancora lo ritengono fondamentale vali meno di zero).


Prendi pensieri e idee per quello che sono: pensieri e idee. Non fare letture del pensiero, né pensare che "se ha scritto così è perché ha in mente tizio ed è condizionato da", e non perché non sia vero, probabilmente hai assolutamente ragione, ma perché siamo tutti condizionati e condizionabili (diamine, praticamente è la base della PNL).


Pronto? si parte!


 


La prima sensazione non si dimentica mai


È pieno zeppo di over 50 anni, rarissimi gli under 30: motivo?

Ho provato un vero senso di dispiacere nel constatare che la mia fascia di età (ndr: ho 31 anni) è stata la vera assente di questo Forum a cui mai, in passato, avevo partecipato né ne conoscevo l'esistenza. Di nuovo: perché? Per quale motivo la mia fascia di età non si interessa a questi temi? Forse non c'è spazio per i giovani all'interno delle HR per mancanza di esperienza sul campo? Forse perché non viene dato loro spazio per poter discutere di temi legati alle risorse umane? Forse sono i giovani che se ne fregano di queste tematiche? O c'è altro?

È una domanda a cui non so dare una risposta certa, scientifica, se non puramente soggettiva: non c'è, nelle scuole, una cultura di umanesimo (in senso allargato del termine) che faccia crescere i giovani con una cultura abbastanza solida e forte legata ai temi umani e non c'è la stessa cultura nelle generazioni precedenti a quelle dei giovani di oggi (inizio generazione X, baby boomers e silente). Chi è giovane oggi, per farla breve, non ha sviluppato come dovrebbe una solida Intelligenza Emotiva. Punto.


Eppure il nuovo umanesimo del lavoro e delle relazioni umane passa dalle persone. O almeno, così recitava il titolone nell'Auditorium dello IULM.


A ruota libera, rispondono sul tema grandi personaggi di grandi aziende.

Il primo è Riccardo Barberis, ManPower:

Le aziende stanno comprendendo come automatizzare le operazioni routinarie, il 37% delle attuali aziende nel mondo non trova le persone che servono. “La nostra nuova sfida è come avvicinarsi alle soft (ndr: skills)”. I dati ci dicono che l'85% delle persone oggi fanno un lavoro ci cui non gliene frega niente.


Ah però: 85% (!)

Più tardi, durante un workshop, qualcuno mi avrà chiesto cosa ci fa un Coach ad una conferenza dedicata al mondo HR: indovina un po'? Porto una risposta al perché di quell'85% che ad oggi mi sembra un dato tutto fuorché positivo e rassicurante.

Banalmente questo vuol dire che solo 1,5 persona/e su 10 fanno un lavoro di cui gli/le frega qualcosa. Non sto puntando il dito contro le HR, sia chiaro, dico solo che forse è arrivato il momento di rivedere le risorse umane di un'azienda e capire con metodologie un po' differenti dal passato la motivazione dei candidati per un posto di lavoro.

Sei d'accordo con me?



Aggiunge Marco Coccagna, ENI: La complessità della tecnologia è divenuta tale che l’essere umano fa fatica a comprenderla, a comprenderne la direzione. Il tema del "presentismo" è così forte che lo sentiamo come schiacciante, ora più che mai abbiamo bisogno di leader che ci diano una direzione, un senso. Quando manca il “perché faccio qualcosa” è difficile che si possa aderire a ciò che mi richiede l’azienda.


Non potrei essere più d'accordo: il qui ed ora è un tema che oggi più che mai è vivo e sentito tra la maggior parte delle persone. I dati ci dicono (e anche i fatti) che Mindfulness, meditazione, yoga, terapie olistiche e professioni ad esse collegate sono tornate in trend come non mai: è buono e allo stesso tempo no buono, perché il rischio è quello di far gravitare l'ago della bilancia dalla parte del qui ed ora fin troppo, senza controllo, dimenticando strategie, tattica, obiettivi e lungo termine.

Profondo inoltre il tema del bisogno di leader, di un senso: senza un perché, non sarai mai un leader. Leader è colui che ha un credo molto forte (vedi Martin Luther King, giusto per citarne uno) e Leader è colui che viene definito tale dagli altri, non da se stesso in autonomia: il Leader sarà seguito a vita, alcuni persino contro la morte, perché noi abbiamo sempre bisogno... di un perché, di qualcosa in cui credere.


Dario D’Odorico, Indeed: Analizziamo 250TB di dati al giorno, dati che non sono altro che i dati dei job seekers che scandagliano il mercato: con l’AI analizziamo il comportamento degli utenti e riteniamo sia fondamentale per poter dare sia ai candidati che ai job seekers una esperienza unica.

Torna il tema dell'AI, un po' come il prezzemolo: sinceramente? mi sarei aspettato che Indeed parlasse di altro, di qualcosa di più... umano, non dei soliti argomenti da celodurismo. Ma tant'è.



Livio Zingarelli, Philips: Il tema della salute è sempre più crescente: le malattie croniche sono in crescita e la cura della salute personale diventa al centro dell'interesse delle persone.


Nazzo, altro argomento tosto: scommettiamo che mentalmente lo hai già collegato a quanto sollevato da Coccagna? (qui ed ora).

Qualcuno dice che le città sono il cancro del pianeta Terra, frase decisamente eccessiva e pesante da digerire ma che cela una grande verità: le città o comunque le zone più sviluppate del pianeta sono il luogo dove si sviluppano la maggior parte delle malattie croniche, i tumori ad esempio. Lo sapevi? In un articolo di tre anni fa di Repubblica se ne parla ampiamente e così in tantissimi articoli di medicina e scienza del passato. I tumori ai polmoni vanno per la maggiore (purtroppo) e non solo perché viviamo in città ingrigite, come ormai qualche milanese è solerte dire fin troppo spesso, ma anche perché non sappiamo più respirare come si deve: il diaframma non si muove, respiriamo sempre più con il torace e con respiri brevi e secchi, impedendo all'ossigeno di entrare nel corpo, di arrivare a muscoli e cervello, di farci vivere come dovremmo. Ma in fondo chissenefrega: noi dobbiamo correre e fatturare!


L'intervista di apertura ha proseguito sulla scia di questa domanda:

Come insegniamo alle persone a dominare la tecnologia?
  • Barberis Il tema della formazione è un tema centrale che va posto al centro dell nostra attenzione, la nostra scuola (ndr: italiana) non è pronta per la formazione dei lavori di domani. Stop agli iPad nelle scuole, è stato dimostrato che la scrittura a mano sviluppa il pensiero critico: la macchina è stupida, l’unico che continuerà ad evolversi realmente è l’uomo.

  • Coccagna Pensiero critico: importante distinguere quando è importante utilizzare un pensiero veloce e quando utilizzare un pensiero lento (più riflessivo, più logico), che funziona meglio in un contesto di ordinarietà. Un fixed mindset ci fa stare più a nostro agio ma dobbiamo osare, avere una forma mentis orientata al cambiamento che non ha paura di provare, sbagliare e apprendere: nelle culture aziendali forti questo può essere un comportamento difficile da attuare, ma se vogliamo assecondare i processi di cambiamento è fondamentale; idem per l’Intelligenza Emotiva, fondamentale per sostenere i processi di innovazione e cambiare la visione della struttura dell’azienda.

  • D'Odorico Le aziende non devono mettersi di traverso nei confronti della tecnologia, il 70% del traffico è mobile e ancora oggi in molti hanno paura delle recensioni degli utenti. In Indeed ci sono le PTO (Personal Time Off) non le vacanze, cioè tu raggiungi gli obiettivi e poi vai in vacanza: la tecnologia dietro c’è, va usata. Le persone di successo hanno in comune “passion and greet” (passione e perseveranza).

  • Zingarelli In Philips abbiamo integrato come competenza strategica dell’organizzazione la gestione del cambiamento. Oggi le nostre ricerche di lavoro stanno diventando sempre più da ruoli a profili, per guidare attraverso network di persone che apportano cambiamento per capacità e competenze personali.

Ci sono temi che meritano il giusto spazio per essere trattati, lo faremo nei prossimi articoli.

Cosa aggiungere adesso? L'uomo è al centro del lavoro, non il lavoro al centro dell'uomo.


 

NOTA BENE:

da qui in poi trovi un papiro Tl;Dr (Too Long; Don't Read) abbozzato di appunti vari, sono certo che se l'argomento ti interessa troverai comunque spunti validi per te. Buona lettura!


 


Chi sa fa e in certi casi insegna, un nuovo paradigma per le persone?

Digital Update: La formazione che vuole fare trasformazione digitale l’ha subita a sua volta. Da un’epoca in cui non c’erano formatori, oggi ci sono formatori ovunque. È necessario cambiare il proprio modello di business e di somministrazione della formazione. I soli corsi online anche se veloci e rapidi, sono spesso considerati fin troppo freddi: secondo “noi” la formula migliore è un mix di tutte le cose, la formazione online dà un input veloce e la formazione face to face integra in profondità. Il 60% delle aziende investe in formazione, il 40% delle aziende non fa neanche i corsi obbligatori per legge (sicurezza, ecc.); l’80% delle aziende dichiara che manterrà lo stesso budget per l’anno successivo o lo aumenterà. Se vuoi docenti eccellenti, la formazione finanziata non basta: esperienza e competenze rischiano di non essere all'altezza di quanto si cerca. Modalità “flipped classroom”: prima di venire in aula, la società di formazione eroga parte della formazione online.


 


Le esperienze di vita dei dipendenti diventano competenze soft e vantaggio competitivo per il business

Ricerca di Gartner sui focus chiave delle HR: competenze chiave, leadership, employee experience. Il potere della domanda: “noi facciamo sempre domande, fondamentali per far partire un ragionamento; purtroppo spesso ci facciamo sempre le stesse domande”. È il momento di iniziare a parlare di Human Sustainability: è sempre stata lì, sullo sfondo, oggi è il momento di portarla in primo piano. L'HR diventerà sempre più leva importante nelle aziende.

Giuliana Ricci (ospite, Head HR Credit Agricole), pilastri dell'azienda: persona, cliente, sostenibilità. Michelangelo Ceresani (HR Director MSD Italia srl), un relatore dotto una volta disse: "Smettetela di misurare, parlateci con le persone".

 


Strengths-Based Thinking

La “talent activation” va diretta al Team Leader, non a HR o ad altri dipartimenti.

 

Master Mind: Reskilling Innovators

Alberto di Minin, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Focus su storytelling Due parole cardine da tenere in considerazione: reskilling e empowerment


 

Recruiting our of the box:

come individuare talenti con competenze trasversali

Marianna Poletti, Just Knock

Attenzione alle competenze trasversali, con la massima flessibilità. Sì alle soft skills. “Nella nostra modalità, i recruiter prima valutano il progetto, poi il cv del candidato.”


 


E-learning revolution:

app e intelligenza artificiale



 


Creatività e talento, risorse per un nuovo umanesimo nell'era digitale

Con Edoardo Bennato

Nel campo delle materie umanistiche c’è una confusione totale, già a partire dalla scuola. Su questo pianeta c’è una unica razza: la razza umana. Quello che sembra non è quello che è vero. Girare per il mondo è fondamentale, certi eventi o fatti devi vederli dal vivo perché poi le notizie arrivano distorte. Le favole danno la possibilità di parlare a chiunque, anche ai bambini, ironizzando e allo stesso tempo facendo una profonda analisi sociale.


 


Engagement in digital transformation:

il valore delle persone e delle relazioni nei processi di innovazione

In Fastweb hanno eliminato i telefoni fissi: iniziale sgomento della maggior parte dei dipendenti, la resistenza al cambiamento è fisiologica. Smartworking non è lavorare da casa, in Fastweb lo hanno richiamato Working Smarter. Secondo Fastweb una azienda dovrebbe essere un ente di promozione culturale.


 

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