Quando andavo alle elementari, il mio insegnante di matematica mi diceva sempre: "Cosa c'è di difficile? Spiego la stessa cosa a tutti i tuoi compagni e tu sei l'unica a non capire quello che dico. Ti rendi conto che non dipende da me?"
Le sue parole risuonano nella mia testa come se fosse ora.
Risultato? Sono cresciuta con la convinzione di non essere brava in matematica, di non essere portata per questa materia e che qualunque cosa avessi fatto, non sarebbe mai stato abbastanza per migliorare.
Questa convinzione è andata avanti per parecchio tempo. 😌
Al liceo, ogni anno, prendevo un debito formativo che, oltre a rafforzare la certezza di ciò che diceva il mio insegnante, ovvero che non fossi portata, non mi stimolava in alcun modo a migliorarmi. La scelta dell'università è stata semplice: lingue e letterature straniere (una facoltà dove non ci fosse il ben che minimo accenno alla matematica).
Oggi posso dire che questa convinzione ha davvero condizionato e limitato la mia vita.
Con il senno di poi, avrei scelto un percorso di studi diverso. Mi sarei lasciata l'opportunità di verificare tramite l'esperienza se quello che diceva il mio insegnante fosse vero oppure no.
⚠️ Le convinzioni sono schemi di pensiero che diventano certezze, sono idee radicate dentro di noi che dipendono dal nostro passato, dalle nostre esperienze, dalla nostra famiglia, cultura.
Se non prestiamo attenzione, rischiamo di lasciare a loro il potere di limitarci ed impedirci di crescere e migliorarci.
Iniziamo a mettere in dubbio 🤔 le convinzioni limitanti ponendoci delle domande, chiedendoci ad esempio "ciò che sto pensando o mi sto dicendo mi limita?" e creiamone di nuove, potenzianti.
Solo allora saremo in grado di superare i nostri limiti mentali, di raggiungere i nostri obiettivi e diventare ciò che desideriamo per essere più felici 😁
ps.: Ci vediamo stasera a 4 Chiacchiere con i Coach!
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Aloha
Federica